The Pineapple Thief feat. Gavin Harrison special Guest Ork
The Pineapple Thief, la band britannica considerata tra le formazioni più interessanti nel panorama del progressive rock degli ultimi anni, porterà in Italia il “Dissolution Tour” per due uniche e imperdibili date a Roma (Largo Venue) e a Milano (Santeria
Social Club), rispettivamente il 22 e il 23 febbraio 2019.
Dopo lo straordinario successo mondiale di Your Wilderness (2016), The Pineapple Thief si sono imposti nuovamente sulle scene musicali con Dissolution, l’ultimo lavoro in studio uscito lo scorso 31 agosto per l’innovativa etichetta britannica Kscope e che ha riscosso grande consenso di critica e pubblico.
Dissolution rappresenta senza dubbio una tappa fondamentale nella produzione artistica della band: è infatti il primo album che si avvale della partecipazione di Gavin Harrison, membro storico dei Porcupine Tree e poliedrico batterista di un altro grande nome del rock progressive come quello dei King Crimson.
Special guest delle due date italiane del “Dissolution Tour” saranno gli O.R.k., supergruppo composto da alcuni tra i più apprezzati artisti della musica contemporanea, che presenterà per l’occasione il nuovo album Ramagehead, il primo per l’etichetta discografica Kscope, in uscita il prossimo 22 febbraio.
La formazione vede il cantante, produttore e pluripremiato compositore di colonne sonore Lorenzo Esposito Fornasari (a.k.a LEF) alla voce e Carmelo Pipitone dei Marta sui Tubi alla chitarra; alla batteria e al basso, rispettivamente, Pat Mastelotto dei King Crimson e Colin Edwin dei Porcupine Tree, mostri sacri del rock internazionale ed entrambi compagni di band di Gavin Harrison.
Scritto durante il tour europeo a supporto del secondo album, “Soul of an Octopus” (2017), Ramagehead è il frutto della visione collettiva della band e di univoche influenze musicali, e riflesso su più livelli della loro potente e coinvolgente esperienza nel live. Il risultato del lavoro contiene tutti gli ingredienti delle più infuocate performance degli O.R.k., con intrecci di riff scuri e pesanti, atmosfere ipnotiche e testi che rivelano il senso di disorientamento proprio del vivere moderno, in un mondo sovraccarico di informazioni, dominato da insicurezze e dalla c.d. post-verità.
L’album è stato registrato nel corso del 2018 tra Italia (LefMusicStudio), USA (The Wormhole) e UK (Nightspace), con il mixaggio di Adrian Benavides e del tre volte vincitore del Grammy Marc Urselli (U2, Foo Fighters, Nick Cave), il mastering di Michael Fossenkemper, la produzione di Benavides e Bill Munyon (King Crimson), la copertina di Adam Jones (TOOL, Ghostbusters, Jurassic Park) e l’art design di Denis Rodier (Superman, Batman, Wonder Woman). Le registrazioni e il coinvolgimento di Serj Tankian
(frontman dei System Of A Down) nel singolo di imminente uscita, “Black Blooms”, testimoniano con forza l’intento della band di utilizzare la propria alchimia musicale per esplorare le più ardite strade del rock.
«Ramagehead è il nostro più intenso ed ambizioso lavoro svolto finora» commenta Colin Edwin, che
aggiunge: «non vedo l’ora di presentare i nuovi pezzi dal vivo e condividere con il pubblico la nostra unica e
coinvolgente energia».