REDI HASA | JazzMi
REDI HASA – THE STOLEN CELLO DELUX
Figlio minore di una insegnante di violoncello e di un coreografo del Teatro dell’Opera di Tirana, a 13 anni Redi Hasa aveva già appreso un vastissimo repertorio violoncellistico e a 20 anni entrò nel Conservatorio di Tirana. Con la caduta del muro di Berlino nel 1989, l’Albania era precipitata in una guerra civile sopraffatta dalla povertà e da problemi finanziari e Redi Hasa si trovò costretto ad abbandonarla, per cercare rifugio e una vita migliore in Italia. Iniziava così il secondo atto della sua vita, in un paese straniero di cui non conosceva la lingua, accompagnato dall’unico oggetto che avrebbe potuto essergli d’aiuto: il violoncello della scuola, non più in prestito, ma rubato.
C’è tutta la biografia di Redi Hasa in quel violoncello, uno strumento forse non di pregio ma che sicuramente ha una voce unica, la sua, quella di un musicista albanese che è fuggito da una gabbia di ferro e di fuoco. The Stolen Cello, il suo primo album da solista, nasce così, come un diario dei ricordi della vita del musicista, ricordi struggenti, ferite che non rimarginano, visioni e immagini di un regno emotivo che la musica mantiene vivo.