ANNULLATO Bricolage / Game Designer
In seguito al decreto GU Serie Generale n.55 del 4/3/2020 siamo costretti con rammarico ad annullare tutti gli eventi fino al 3 Aprile 2020.
Nel 1980 il futurologo Alvin Toffler coniò il termine “prosumer” quando predisse che i ruoli di produttore e consumatore avrebbero cominciato a fondersi e confondersi.
Oggi che è realtà, soprattutto nel mondo creativo, ed è sempre più difficile descrivere (figurarsi legiferare) il mondo del lavoro, il ciclo di appuntamenti che vi proponiamo vuole essere se non una guida un breviario di supporto per vite e lavori possibili, con chi in qualche modo ce l’ha fatta, a far quadrare queste due cose (vita e lavoro).
A moderare gli incontri l’analista tv e redattore sportivo Marco Santoro (Tv Talk, Sprint e Sport).
#2 Game Designer
Con Federico Spada e Antonello Giordano (Milestone Srl)
Federico Spada, milanese classe 1986, si avvicina al mondo dei giochi trovando un Risiko nella cantina di casa e dopo poco scopre che era solo la punta dell’iceberg.
Cresce dividendosi per l’amore sviscerato per il mondo dei giochi analogici e digitali che colleziona e gioca avidamente in quanto convinto di essere l’unico modo di poter accrescere la propria conoscenza a riguardo. Tra la creazione di un prototipo e l’altro decide però di partire per il Canada per studiare game design e game development. Ritornato in Italia dopo l’esperienza all’estero riesce a lavorare nel mondo dei boardgame e, dopo poco, approda nel mondo dei videogiochi, dove attualmente lavora come level designer e presentation designer, senza però mai dimenticare il mondo dei giochi analogici dove è nata la magia.
Antonello Giordano nasce ad Avellino nel 1991. Probabilmente senza quel Super Mario Land 2 sul primo GameBoy non avrebbe mai scoperto l’amore viscerale per il mondo dei videogiochi, passione che ha poi coltivato fino a farlo diventare un vero e proprio lavoro. Dopo gli studi classici del Liceo, consegue la laurea in Ingegneria Informatica e termina il Master in Computer Game Development all’Università Di Verona, scostandosi poi definitivamente dalla programmazione e appassionandosi sempre più al Game Design. Da più di due anni lavora nel settore e pensa che lavorare nel mondo dei videogiochi è un po’ come il bambino che realizza finalmente il suo sogno di diventare astronauta.